Dopo la condanna delle banche truffatrici l’audit sul debito locale

BENE LA CONDANNA DELLE BANCHE TRUFFATRICI, ORA L’AUDIT SUL DEBITO LOCALE

La condanna penale delle 4 banche (Deutsche Bank, Depfa Bank, Ubs e Jp Morgan) che avrebbero truffato il Comune di Milano proponendo una sconsiderata operazione finanziaria con i derivati è una buona notizia.

Non perché siamo “giustizialisti”, ma perché forse per la prima volta viene affermato in una sentenza che una delle cause dell’indebitamento degli enti locali risiede nel comportamento delle istituzioni bancarie che con quegli stessi enti hanno strette e pericolose relazioni.

Non ci convincono in questo stesso senso le assoluzioni di Giorgio Porta, ex City Manager del Comune di Milano e assessore alle privatizzazioni con le giunte Albertini, e Mario Mauri, ex consulente dell’allora sindaco Gabriele Albertini, anche in questo caso non per volontà repressiva, ma perché non è credibile una loro mancanza di conoscenza di quanto stavano per avallare (e se davvero fossero stati così “ingenui” sarebbe forse più grave: in fondo non sono mica cittadine/i a cui viene venduta porta a porta una polizza assicurativa truffa o un’aspirapolvere inutile alla famiglia…).

 

Questa sentenza ci induce a due considerazioni.

La prima è che ancora una volta la “politica” fa una pessima figura – sia perché la sua colpevole assenza e/o la rinuncia al suo ruolo istituzionale per intraprendere attività speculative (se non peggio) ha reso necessaria un ruolo di supplenza della magistratura, sia perché l’attuale Giunta aveva chiuso decisamente con un po’ troppa fretta la causa civile in cambio di un accordo con le banche per la dilazione e riduzione dei pagamenti.

La seconda è che la stessa assenza di controlli e attenzione per il bene comune da parte dei dirigenti politici e amministrativi del comune rende ancora più necessaria la costituzione di una Commissione popolare per l’Audit sul debito locale che – formata da cittadine/i consapevoli e professioniste/i competenti – metta sotto una lente d’ingrandimento il bilancio del comune e delle partecipate, con particolare attenzione al debito e a chi lo detiene, per verificarne la legittimità e quindi provare ad uscire dalla trappola “debito-patto di stabilità-tagli alle spese” che il governo Monti ha imposto alle amministrazioni locali, che non hanno reagito con decisione.

 

Il “Comitato metropolitano per l’audit del debito pubblico” ha già mosso i primi passi per la costituzione di tale commissione presentata in un’assemblea pubblica e in un simbolico sit-in durante la discussione del bilancio preventivo del Comune nello scorso giugno (in cui si chiedeva alla giunta Pisapia un incontro pubblico e aperto a fronte di un bilancio in deficit di informazione, trasparenza, democrazia e partecipazione), commissione che vogliamo naturalmente sia aperta alla partecipazione di tutte/i le/i cittadine/i che pensano di poter contribuire alla sua indagine.

Questa sentenza ci rende ancora più determinati alla sua formazione e alla “delegittimazione” del debito.

Comitato metropolitano per l’audit del debito pubblico

http://comitatoauditmilano.noblogs.org

Info: auditmilano@inventati.org – 333.4665107

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